Gli spazi

Marisa Attanasio

testimonianza Roberta D'Auria

Sono stata alunna della scuola “Missionarie Catechiste del Sacro Cuore” nel lontano ciclo di scuola primaria 1975-80 e prima ancora alunna della scuola dell’infanzia presso lo stesso istituto. Da alunna ho sempre considerato la scuola come una seconda casa dove trovavo un’atmosfera familiare di serenità e amore. Della elevata qualità dell’insegnamento che ricevevo ero inconsapevole durante la frequenza, data la tenera età ma me ne sono resa conto in seguito, frequentando la scuola secondaria di primo grado, dove vedevo giorno dopo giorno che gran parte del programma delle diverse discipline era a me già noto e il lavoro a mio carico risultava molto più leggero rispetto ad altri miei compagni di classe provenienti da istituti diversi. Da genitore non ho esitato nemmeno un attimo nella scelta della scuola dell’infanzia e primaria per i miei tre figli classi 2001-2003-2006. Nel corso dei rispettivi cicli di studio ho avuto modo ancora una volta di apprezzare notevolmente il metodo e la qualità dell’insegnamento con ancora maggiore consapevolezza di quanta potevo averne durante la mia frequenza. I valori che ho sempre maggiormente apprezzato sono stati l’amore profuso dalle insegnanti nei confronti dei bambini, la centralità dell’alunno e la capacità di stimolare in ciascuno l’amore per la conoscenza oltre, naturalmente, ai valori di base della cristianità su cui è fondato l’ordinamento intero dell’istituto. La mia esperienza in questa scuola ha formato pienamente la mia mente e il mio cuore al punto che oggi sono orgogliosa di fare parte della grande famiglia del corpo docenti dell’istituto e di diffondere quei valori che sono stati impressi nel mio cuore di bambina e di madre. Stimolare all’amore per il sapere e promuoverne l’importanza fondamentale nella vita di ciascuno nel rispetto delle diverse esigenze individuali e conciliando tradizione e modernità sia nei metodi che nelle discipline sono da sempre e continueranno ad essere i cardini su cui si fonda la nostra scuola.

Marisa Attanasio
(ex alunna, madre di tre alunni e insegnante)

Roberta D'Auria

testimonianza Roberta D'Auria

La mia frase ricordo... 

Questa scuola non si dimentica è una scuola che ti resta nel cuore, la ritrovi nei profumi di una pasta al burro o al sugo, nel latte appena munto dalle mucche, nel carnevale con le sue feste e le mascherine fatte con le nostre stesse mani, nelle recite di fine anno organizzate con grande cura.  Tutto questo lo rivedo oggi quando risalgo quelle scale per portare la mia bambina, quelle stesse scale che ho percorso io da piccolissima… questo e tanto altro non lo dimenticherò mai.

Roberta D'Auria
(ex alunna)

Prof. Ciro Romano

testimonianza ciro romano

Nato nel 1982, sono entrato per la prima volta nella Scuola Sacro Cuore di Portici (che noi porticesi chiamiamo “Suore di Cassano”) nel 1985 iniziando la scuola materna con sr. Lidia e proseguendo la scuola elementare con sr. Filomena.
Ricordo un ambiente di famiglia dove, con la giusta severità mai disgiunta dall’affettuosa correzione, si imparava, insieme, a crescere con i compagni di classe, si apprendevano le materie, si imparava la pratica religiosa. Il primo venerdì del mese nella Cappella dell’Istituto per pregare il Sacro Cuore, la preparazione al Natale ed alla Pasqua, la preghiera al mattino, l’invocazione al fondatore Eustachio Montemurro, sono tutti ricordi ben impressi nella mia mente e nel mio cuore, come quelli della recita natalizia e delle gite scolastiche tutti insieme.
Il metodo di studio appreso dalle suore è quello che mi ha accompagnato sempre, e che tutt’ora mi accompagna nella mia vita professionale, un metodo di studio che, fondato nella tenera età, continua a dare i suoi frutti: le suore hanno insegnato a me (ed a tantissime altre generazioni) a saper scrive, computare, ed a vivere civilmente rispettandosi tutti e dove, senza sciocche distinzioni socio-economiche, ci riconoscevamo amici nella casa che era la Scuola della Suore di Cassano; amici nel vero senso di fratellanza cristiana.
Le suore, prima che la formazione pedagogica che oggi è tanto di moda ma -spesso- inutilmente tecnicistica, ci facevano sentire amati, considerati, trattati come parte della loro famiglia…della loro vita. Posso dire che ho sentito, e tutt’ora avverto, come ogni allievo è, per le Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, un pezzo della loro vita che esse portano con sé e che non dimenticano mai, nemmeno a distanza di anni.
Senza offesa alcuna per i genitori che ringrazio per avermi voluto iscrivere -insieme alla mia sorella minore- alla Scuola Sacro Cuore di Portici, posso dire che le suore sono state le seconde mamme con cui noi abbiamo condiviso gran parte delle nostre giornate dell’infanzia apprendendo e portando con noi, negli anni, gran parte di quegli insegnamenti che, come fondamenta salde sulla roccia dell’amore, hanno rappresentato i pilastri fondanti della mia formazione umana, personale e religiosa.

Grazie, sempre, alle suore con un pio ricordo per quelle che, nel frattempo, sono nel Regno di Dio.

Ciro Romano
(docente universitario)