Gli spazi

I nostri interlocutori

I nostri interlocutori

I nostri interlocutori più diretti sono i bambini, ai quali cerchiamo di offrire un ambiente sano, ricco di stimoli e motivazioni, nel quale possano apprendere con gioia; ci rivolgiamo, altresì a tutti quei genitori che desiderano per i propri figli una formazione cristiana.

Il nostro contesto territoriale presenta un quadro sociale complesso e problematico. La popolazione del nostro Comune svolge per la maggior parte attività terziarie: nel territorio comunale non ci sono industrie, ne strutture aggreganti e socializzanti, fatta eccezione per un gran numero di palestre, molte delle quali hanno costi elevatissimi. C'è quindi esigenza di ambienti educativi nei quali bambini, adolescenti e giovani siano aiutati a crescere in umanità.

Principi ispiratori

Principi ispiratori

La nostra scuola, tiene ancora oggi ben salde le proprie radici nella carità che non si base unicamente sul pane materiale, ma sull’amore come condizione essenziale dell’opera pedagogica secondo l’insegnamento  di P. Eustachio Montemurro nostro Fondatore.


La nostra identità

Questi principi informano la nostra identità, così da definire, al tempo stesso, esattamente la meta del nostro lavoro educativo:


La nostra idea di educazione

icon quote«Nella specie umana la prole non abbisogna soltanto di nutrimento materiale, come gli altri animali, ma anche di istruzione quanto all’anima. Infatti gli altri animali posseggono naturalmente le loro arti, con le quali possono provvedere a se stessi; ma l’uomo vive di ragione e ha bisogno di una lunga esperienza per arrivare alla prudenza.» (San Tommaso, Summa contra Gentiles)

Ciò significa che la Comunità religiosa delle Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore di Portici, gli insegnanti, gli educatori e gli operatori della scuola condividono un progetto educativo completo, che parte dal principio della centralità della persona e che mira a una proposta di crescita culturale e umana degli allievi , in modo che questi abbiano gli strumenti per essere buoni cittadini, attenti a ciò che li circonda e dotati di senso critico. Ciò significa che la scuola diventa una comunità accogliente, attenta ai bisogni del singolo studente e capace di creare le condizioni per consentire l’apprendimento e la formazione culturale. Il che significa anche che la Comunità religiosa, gli insegnanti, gli educatori e gli operatori della scuola, e le famiglie sono chiamati ad \una corresponsabilità educativa, costituendo tutti insieme una comunità educante.

icon quote‘’Signore, dimostra sempre più vana ed irrisoria ogni nostra scienza e conoscenza, se non sia irraggiata di tua divina luce, …’’  (Don Eustachio Montemurro)

La nostra scuola è parte di una lunga e consolidata tradizione di educazione. Nasce in Italia ma l’Opera educatrice e missionarie delle suore le ha portate ad aprire case e scuole in altre parti del mondo.

 

Le nuove sfide educative

icon quote«Se non speri l’insperato, non lo troverai»  (Eraclito)

La nostra è una scuola pensata come mezzo per meglio servire gli allievi pronta ad accettare le sfide della contemporaneità e a leggere la nostra cultura non solo per comprenderne i processi ma per decifrare e tradurre lo “spirito del tempo”.


La nostra meta

icon quote«È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena»  (Montaigne)

La nostra scuola prepara persone capaci di mettersi in relazione con la realtà e con il mondo. Persone che, forti di una buona preparazione culturale e capaci di conoscersi, non hanno paura di affrontare l’incertezza e di apprendere a vivere. Il Liceo delle Scienze umane è il luogo dell’apprendistato a ciò che deve essere la vera cultura, quella che stabilisce il dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica. Le discipline del curricolo sono una sorta di guida e di orientamento che permettono a insegnanti e studenti di situarsi in nuovi contesti: l’Universo, la Terra, la Vita, l’Umano.

Cenni storici

Cenni storici


La nostra sede: Palazzo Serra di Cassano di Portici

Un po' di storia!

 

UN PALAZZO STORICO
Palazzo Serra di Cassano fa parte delle 122 Ville Vesuviane censite, Patrimonio dell’Unesco

 

Palazzo Serra di Cassano fu costruito nel 1755 su di una piccola struttura preesistente. come riportato dalla mappa del duca di Noja.

Lo storico Beniamino Ascione attribuisce l’opera a Ferdinando Sanfelice, mentre il professore Giuseppe Fiengo all’architetto Giuseppe Astarita.

In questa villa di famiglia il 30 settembre 1772 nacque Gennaro Serra di Cassano, che fu giustiziato in piazza Mercato a Napoli, il 20 agosto 1799, condannato per essere stato uno degli artefici della Rivoluzione napoletana.

Appartenuto ai Serra Cassano fino al 1881, venne acquistato dal Liceo Ginnasio e Convitto Nazionale di Lucera. La proprietà passò al professore Antonio Ciccone. Nel 1940 il complesso monumentale venne acquistato dall’ordine religioso delle Suore Catechiste del Sacro Cuore.

La lunga facciata, scandita da un ordine unico di lesene composite, accoglie due piani; l’aggiunta successiva di un terzo, i cui balconi poggiano direttamente sul cornicione poco aggettante, ha alterato il primitivo rapporto tra altezza e larghezza. La zona centrale, sottolineata dal raddoppio delle lesene, così come le due estremità laterali, accoglie l’unico portale d’ingresso.  Superato tale portale si accede a un doppio atrio coperto a volta, seguito da un cortile rettangolare terminante con una esedra. 

Una profonda serliana, aperta nello spazio curvilineo dell’esedra, collega con il giardino retrostante.

Attualmente il giardino è occupato da moderne palazzine, ad eccezione di una piccola parte  di proprietà delle Suore coltivata ad agrumeto e a orto.

Sulla facciata si apre anche l’ingresso alla piccola cappella, dedicata all’Assunta. All’interno la cappella presenta una decorazione a stucco e un mosaico pavimentale a tasselli gialli e verdi con lo stemma dei Cassano.  Costruita, secondo il Nocerino, nel 1749, fu solo successivamente incorporata all’edificio.  Presenta, lungo le pareti, dei piccoli ambienti nascosti, che consentivano ai proprietari di assistere alle funzioni dall’interno del palazzo(Fonte I.P.S.C.T.  Francesco Saverio Nitti di Portici)

Il palazzo fu comprato nel 1940 dalle Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore che per venire incontro alle esigenze della popolazione locale, istituirono una scuola di lavoro per le fanciulle e per giovani e alcune classi di scuola primaria. Col passare degli anni la scuola di lavoro ha cessato di funzionare, mentre la scuola primaria continua la sua attività fino ad oggi insieme alla scuola dell’infanzia. A quest’ultima, dal 2023, è stata aggiunta la sezione primavera.

Per rispondere alle necessità attuali, dal 30 settembre 2022, la stessa è anche la sede dell’Università Popolare Cattolica “Montemurro - d’Ippolito” che si inserisce nella grande tradizione educative della Chiesa Cattolica. Essa si fonda sulla centralità della persona promuovendo il dialogo intergenerazionale ed interculturale per una società inclusiva. In quest’ottica interculturale, l’Università offre anche percorsi formativi volti a costruire la pacifica convivenza tra religioni e popoli. Puntando su uno sviluppo umano integrale si propone scopi culturali, didattici e formativi che richiamano i precedenti storici, le funzioni e il ruolo proprio delle Università Popolari italiane.


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